martedì 29 maggio 2012

[diario]: di nerd, di serie e di Bilbao

Gentili tutti,

il sole volge al tramonto sulla città di Bilbao, mentre io scelgo di accompagnare le ultime mail lavorative con una riflessione da blog.

L'aria qui sembra brillare nei riflessi di un sole che s'impegna ad illuminarmi la città nella mia prima visita. Come sempre quando arrivo in una nuova città, i miei sguardi non sono puntati alle strade e/o ai monumenti ma alle anime che popolano la città.

Gli sguardi di chi vive un martedi lavorativo sono sorridenti nella capitale basca, mentre io cerco di sentirmi a casa in una città che non ho mai visitato prima.

Il viaggio nell'aereo che mi ha condotto qui, mi ha trascinato come sempre in riflessioni da blackberry spento, che di solito si traducono in ore di profondo sonno, ma che questa volta hanno avuto come tema il mio rapporto con le serie tv.

Ovviamente amo la televisione (e ci credo con il lavoro che faccio sarebbe impossibile il contrario), ma ultimamente sto vivendo una sana fascinazione per una serie tv specifica: Game of Thrones.

La serie alla sua seconda stagione, per i tipi della HBO, è tratta da i romanzi del buon vecchio zio George Raymond Richard Martin. la serie è un concentrato di emozioni nerd portate all'orgasmo: cavalieri valorosi ma perdenti, viscidi truffatori che passano per salvatori, ingiustizie, sani momenti di sesso senza alcuna motivazione narrativa apparente, insomma praticamente una soap opera solo mascherata da epica medievale.

Come questo si sposi con una riflessione insonne da viaggio in aereo è al di fuori delle mie capacità psichiche, ma sapete spesso penso che la mia mente sia un vascello senza ancora che naviga leggero sui problemi quotidiani lasciandosi trasportare dalle correnti delle emozioni per approdare brevemente in porti inusuali ed esotici.

La televisione nella mia camera rimanda tragiche immagini dell'Italia da terremoto, voci in spagnolo accentano i nomi di città che vivono nella periferia allargatissima della mia Bologna, mentre i miei occhi si colmano di stupide ed inutili lacrime mentre io mi sento inutile quanto un capitan america con lo scudo caduto davanti al crollo delle torri gemelle nello spiderman di J. Michael Straczynski.

La serata sembra diventare tristemente pallida seguendo le mie emozioni, mentre da vero nerd fondo le tragedie reali alle parole fantastiche di uno scrittore recitando a mente un glorioso: winter is coming.

a volte noi nerd codifichiamo la nostra vita con le frasi rubate dalle nostre letture o visioni, a volte come oggi.

Ed io senza dare un filo logico al tutto mi ritrovo a pensare con citazioni....

forse è questo il senso del mio postare odierno trovare un punto fermo e mettere ordine in casa nelle mie citazioni.

Chi con le canzoni, chi con le citazioni dei film, chi con i versi delle poesie, forse ognuno di noi trova la sua espressione, o il suo vestito, nelle parole di altri.

alla fine siamo tutti nerd di qualcosa, ed io spero sempre di più di esserlo della vita.

with great power comes great responsibility. this is my gift my curse. who am i...

I'm V.






giovedì 24 maggio 2012

[diario]: essere nei 36 a Milano... e come dire single


Gentili Tutti,


Il sole compone il mosaico di una primavera Tardiva mentre il fresco del

mattino distribuisce allegria come uno spacciatore di metafetamine poco
interessato ai soldi.



Essere single all'alba dei 36 anni a milano, sembra essere una moda. Qui i

single vengono rispettati solo nella misura del sesso, ovvero se parli di
sesso ti giudicano un malato accettabile, ma se non parli di sesso, allora
appena componi con le labbra la parola s-i-n-g-l-e parte una pacca sulla
spalla ed un sonoro: ahhhhh ti piace scopare in giro eh?!!!



All'udire questa frase parte un coro greco formato da una parte di single, e

dall'altra di relazionati.



La prima parte esclama in stile glee, ehhhhh siiiiii (pensando alla casa

in disordine, alle cene fredde consumate sul divano e alle birre vuote che
fanno il 90% delle immondizie); la seconda parte esclama in stile
polifonico: che ricordi (pensando alle serate con amici il cui il
rimorchio massimo era prossimo allo zero assoluto e che si traduceva in
due soluzioni distinte:



1 - uomini: un sonoro due di pikke appena incrociati in discoteca;



2 - donne: un sonoro due di pikke dopo una notte di sesso a casa di lui.)



E poi ci sono gli aperitivi e le birre in piedi (o al massimo seduti alle

colonne di San Lorenzo).



A milano l'aperitivo e' il luogo di fuga per il single con la volonta' di

poca casa e la voglia di soffrire meno per la storia importante da poco
finita.



Se parlate con un single milanese, capirete anche voi che l'ape(ritivo) e'

il mezzo di riempimento per gli amputati da relazione.



I single si riempiono la vita di aperitivi, e ogni sera con un gruppo

diverso: gli amici tutti a coppie che ti chiedono "come-va-?" (come se ci
fosse un indice di borsa per le relazioni); gli amici tutti single che ti 
chiedono "con-chi-scopi-?" (come se poi se tu avessi voglia di guardare 
qualcosa mentre hai solo la testa nelle puntate precedenti; gli amici della
palestra che "chiedono-ma-chela-paghi-a-fare-l'iscrizione-se-poi-non-vieni-mai-?
(e a seguire la domanda "con-chi-scopi-in-palestra-?)....
Insomma sono aperitivi e domande, intervallati da commenti sulle serie tv,
sulla musica "ggiovanne", sulla musica anni-90 (e va beh sulla musica in generale).

Insomma la vita del single, è tutta girata sul termine "scopare".... ovviamente 
l'unica persona che ti chiedi quando ti sposi è la mamma... e lì la risposta
è sempre la stessa... e come sempre la risposta è nelle puntate precedenti.

Ok oggi abbiamo provato come sempre a far ordine nonostante il caldo,
perchè anche sudando bisogna Mettere Ordine in Casa.

ah e ovviamente tutti leggono Frédéric Beigbeder ed ascoltano i Pink Floyd.


e quindi:







venerdì 18 maggio 2012

[Classe-76]: Le migliori canzoni trash della nostra vita (cioè della nostra vita fino a quando non abbiamo iniziato ad usare emule)

Gentili Tutti, 

 il sole tramonta lento, volendo sancire a suo modo l'inizio della bella stagione nella mia milano. 

Tra i ricordi del mio periodo londinese che si affollano nella mia memoria a breve termine (quella a lungo termine galleggia nell'ultimo long island che ho bevuto one-shot) emerge la forza di scrivere un nuovo entusiasmante, inutile, ragguardevole (perdonatemi ampollini e cavalli), relativizzante, fluidificante ed anche energizzante per pancia gonfiore stipsi antimeteorici carbone vegetale babbo Natale e il ritorno del cavaliere oscusco... Episodio della vostra sopa preferita Un posto al Sole Centovetrine Beautiful che compie 25 anni il Governo Monti .... (e basta con sto barrato!): [Classe-76]. 

 Il titolo dell'episodio di oggi è: Le migliori canzoni trash della nostra vita (cioè della nostra vita fino a quando non abbiamo iniziato ad usare emule). 

Allora partiamo da un assunto di base, ultimamente ho perso la testa per gli "The Strokes", ma prima che la mia rinascita musicale avesse inizio, prima che i "Cage the Elephant", i "Firewater", i "Bombay Bicycle Club" e soprattutto i mai troppo dimenticati "Black Rebel Motorcycle Club" rendessero indipendente la mia playlist, ci sono state delle canzoni che hanno segnato l'epoca della mia infanzia/adolescenza in maniera traumatica, non tanto forse per i loro testi o i loro arrangiamenti ma per l'ossessione con cui le abbiamo ascoltate spaccando musicassette e palle a i nostri amici e parenti. 

Ma quindi saltiamo gli intro di dovere e passiamo subito alle vostre amate polaroid. 

La canzone che ha segnato la mia adolescenza e mi ha fatto quale lavoro socialmente utile volessi fare nella vita (pur di avere la riabilitazione sociale dopo essere stato arrestato per essere un bassista alcolizzato):
quel giuda ballerino di spazza camino mi stava troppo simpatico, non chiedetemi perchè quando iniziava a cantare ... "Cam caminì, cam caminì spazzacamin allegro e felice pensieri non ho" io perdevo la testa e come un novello Billy Elliot iniziavo a saltare per casa davanti al mio televisore a manopola e i miei genitori imbalsamati sul divano. Ovviamente è il pezzo che sto ascoltando adesso, e che canto spesso la mattina quando "felice" ringrazio il sole di andare a lavoro in giacca e cravatta.


 Ma ora passiamo ad un altro pezzo forte, qui l'età s'inalza (come l'ormone) ma non siamo ancora in fase seghe barba ma in prossimità dì. La canzone in questione proviene da un ennesimo film Disney (e poi mia madre si chiede come mai io lavori in una tv per bambini), nello specifico da "La Sirenetta", ma la canzone giunge a me non grazie alle VHS (bandite da casa mia fin quando non arrivarono i lettori bluray, a quel punto mia madre mi comprò un lettore vhs... bah!), o alle proiezioni cinematogarfica (se hai quattro figli il cinema è una roba da ricchi e non per scherzo!) ma grazie ad un fustino di sapone per la lavatrice che dava in omaggio una musicassetta con una sola canzone del film "In fondo al mar"... quella dannata astice marina mi mandava fuori di testa con la sua voce da jazzista tossico. 


 Ed ora andiamo subito ad un grande classico, che mi ha fatto impazzire compagnia mentre mi abbronzavo nella 127 familiare immobile alle 15.00 a soli 46 gradi all'ombra sulla salerno-reggiocalabria mentre i miei genitori mi deportavano facevano vivere una bella esperienza estiva in calabria: Si può dare di più di Umberto Tozzi, Giancarlo Bigazzi e Raf, cantano Tozzi, Enrico Ruggeri e Gianni Morandi, dirige l'orchestra .. ehm no... cioè si era SanRemo, era il 1987, ed era una reale chiavica di canzone composizione musicale con suoni di stampo popolare e allegro.
Ok... il mio tempo stringe davvero e già è un miracolo che sia riuscito a scrivere queste poche parole (inutili), ma come sempre, quando corro voglio fare attenzione e trovare un attimo pèer venire qui sul mio blog a cercare come sempre di Mettere Ordine in Casa.